Una serie di appuntamenti unici da Dry in via Solferino per la Pizza Week che sta accompagnando l’avvicinamento al 15 luglio, quando sarà svelata la classifica 2025 di 50 Top Pizza Italia, al teatro Manzoni di Milano. Il locale curato di Lorenzo Sirabella (alle pizze) ed Edris al Malat (ai cocktail) per la settimana più pizzosa dell’anno ha organizzato una serie di serate speciali, con ospiti alcune delle pizzerie più d’avanguardia del mondo, che hanno presentato ciascuno una sua creazione. Restano due sere per approfittarne: oggi, sabato 12 luglio, sarà protagonista Napoli on the Road di Londra, che proporrà la Cheesewick con ricotta di bufala, fiordilatte, stracciatella, chip di Parmigiano Reggiano, Blue Stilton e marmellata di piennolo rosso. Domani, domenica 13 luglio, sarà la volta della pizzeria più esotica, Anto di Singapore, che presenterà la Armazzo con fiordilatte, pelati gialli e rossi, acciughe di Cetara, colatura di alici, origano e pesto perlage. Ogni pizza sarà proposta in abbinamento a uno sparkling cocktail SeiBellissimi a 18 euro.
Nelle serate precedenti gli appassionati hanno potuto provare La Margherita di Punta da Barcellona, la Supermarinara 2 (arricchita dal polpo arrosto e dalla maionese ai friggitelli) di nNea di Amsterdam, la Quack (con patate arrosto, fior di latte, speck d’coa, olio thai e prezzemolo) di IMperfetto da Puteaux e la Doña Giuseppina con Joselito Gran Reserva 2019, san marzano a cottura lenta, burrata fresca pugliese, pomodorini confit e basilico di Baldoria da Madrid.
Tutti i pizzaiuoli protagonisti, malgrado le diverse latitudini dei loro locali, sono italianissimi e sono ben piazzati nelle classifiche di 50 Top Pizza: Michele Pascarella è il pizzaiuolo di Napoli on the Road a Londra, prima classificata nella lista europea, che vede al secondo posto la madrilena Baldoria, che ha alla cloche Ciro Cristiano a Simone Attolini. IMperfetto di Puteaux, alle porte di Parigi, ha all’impasto Tonino Cogliano (supportato dal bravo Simone Lombardi in sala), ed è al 5° posto della classifica. Vincenzo Onnembo ha portato la grande pizza napoletana ad Amsterdam con nNea (al 7° posto) e lo stesso ha fatto Ivan Musto a Barcellona con Punta BCN, che è inserita nella lista delle “Excellent Pizzerias“ d’Europa. Anto è al 13° posto della lista Asia-Pacific grazie al grande lavoro di Antonio Brancato.
Dry Milano ha aperto nel 2013 in via Solferino 33 proponendo l’abbinamento pizza e cocktail. Un’idea certamente innovativa ma che da sola non sarebbe bastata se la pizza non fosse stata di altissima qualità e i drink altrettanto. Non è un caso che, sempre nella classifica della 50 Top Pizza Italia dell’anno scorso, era all’ottavo posto, seconda classificata a Milano dopo la straordinaria Confine. Al forno come detto c’è, dal 2018, Sirabella, ischitano che ha lavorato in alcuni dei migliori locali partenopei (è un allievo del grande Enzo Coccia) ma che ha fatto anche numerose esperienze all’estero. Le sue pizze, tradizionali e leggere, con un cornicione intermedio, sono divise tra classiche (prezzi tra 9 e 16 euro), e le creative (pressi da 12 a 18, con il solo “fuori prezzo” del Gambero del Bengala), in cui Sirabella dà il meglio: Asparagi e guanciale, Carciofi e lardo, Baccalà in cassuola, le Pupusas. Notevoli anche le Focacce, che possono essere piccole e normali: quelle ripiene sono superbe, la Lahmacun – per dire - ha carne di pecora, labneh, cetriolo, aneto, cipolla di Tropea, cavolo nero carbonizzato.
Quanto ai cocktail, al Malat propone classici ottimamente realizzati (con una certa propensione per il genere Martini), alcuni signature (tra i quali il Third Generation a a base di Rum Bacardi Heritage, Rum Barcelò Imperial, Cachaca Blu, sherbet agli agrumi e succo di lime e il Banana Week con Wild Turkey Bourbon, Amaro Lucano, banana, cacao, latte di cocco) e proposte più estemporanee. Ci sono anche drink analcolici. Quasi tutti i cocktail costano 14, solo pochi si spingono fino a 16.