È una decisione che segna un punto di svolta e, soprattutto, un atto di giustizia. Il Questore di Milano ha firmato un foglio di via obbligatorio nei confronti di Mohammad Hannoun, che per un anno non potrà mettere piede nel capoluogo lombardo.
Una misura che arriva dopo mesi di indagini giornalistiche, accertamenti e verifiche che hanno portato alla luce una realtà complessa e preoccupante.
Una decisione necessaria e attesa. È questa la decisione del Questore del capoluogo lombardo nei confronti del cittadino giordano ritenuto filo-Hamas, del quale il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti d’America ha segnalato da tempo presunti rapporti di finanziamento all’ala militare di Hamas, attraverso associazioni caritatevoli di facciata.
Nel corso degli ultimi mesi, i suoi legami con l’organizzazione palestinese sono stati ricostruiti in modo preciso, documentato e puntuale, grazie al lavoro di giornalisti che non si sono lasciati intimidire dalle pressioni e dalle parole ostili. Il giornalismo che non arretra e’ il giornalismo libero.
Tra loro spicca Giulia Sorrentino, giornalista de Il Tempo, che con rigore e coraggio ha seguito ogni passo della vicenda, pubblicando inchieste che hanno sollevato interrogativi concreti su attività e frequentazioni di Hannoun.
Un impegno professionale che non è passato inosservato, tanto da diventare bersaglio di attacchi verbali e dichiarazioni aggressive, in cui lo stesso Hannoun ha espresso parole molto dure e incitato altri a schierarsi contro i giornalisti e contro l’editore.
Un comportamento che va ben oltre il legittimo diritto di critica e che ha reso ancora più evidente la necessità di un intervento delle autorità.Il provvedimento del Questore non è solo una misura amministrativa, ma un segnale netto di tutela della sicurezza pubblica e del rispetto del lavoro giornalistico.
Non si tratta di politica, ma di legalità. È la dimostrazione che lo Stato sa reagire quando chi predica odio o disprezzo verso chi informa supera il limite della convivenza civile. Questo è un passo concreto verso la verità. Il foglio di via obbligatorio non chiude la vicenda, ma segna un primo passo importante verso la verità e la giustizia. La libertà di stampa quando è corretta e non faziosa rappresenta il sale della democrazia e va tutelata senza se e senza ma.

