Un "documento importante, con il filmato di Agostino Ghiglia (componente del Garante per la protezione dei dati personali ndr) che entra nella sede di Fratelli d'Italia poche ore prima della sanzione. Lì nella sede di partito di Fdi c'era Arianna Meloni". Il conduttore di Report Sigfrido Ranucci torna alla carica con le accuse al Garante per la privacy che ha inflitto alla Rai una sanzione da 150 mila euro per avere pubblicato gli audio dell'ex ministro Sangiuliano e della moglie, nell'ambito del caso Boccia. E fa la solita mossa: promette di mandare in onda un'inchiesta clamorosa. Poco importa se anche stavolta sarà "a tesi", cioè con una teoria formulata a priori, dimostrata da "prove" più o meno solide. "Sarebbe interessante sapere - si chiede Ranucci nell'intervista a La Stampa pubblicata oggi - se hanno parlato della sanzione a Report. E se si, che cosa si sono detti? Domande, naturalmente, solo domande". La presunta esclusiva, anticipata, naturalmente, sui alcuni giornali viene anche pubblicata sui social di Report. Nel primo pomeriggio compare il video in questione (noi pubblichiamo uno screenshot) con la didascalia: "Un nostro inviato era là (fuori dalla sede di Fdi, ndr) per cercare di intervistare Arianna Meloni. Cosa ci faceva Agostino Ghiglia, membro del Garante della Privacy, negli uffici del partito FdI? Con chi ha parlato? E ha parlato della sanzione? Stasera a Report alle 20.30 su #Rai3".
Poco fa è arrivata la replica del Garante per la privacy nei confronti del giornalista che ha da poco subito un attentato sotto casa sua, a Campo Ascolano, non distante da Torvaianica. Nella nota viene ribadito "la piena indipendenza di giudizio e la libertà di determinazione dei suoi componenti" dell'Autorità che precisa anche che nel caso della multa irrogata al programma di Rai3 è stata "pienamente rispettata" la procedura istruttoria. "Ogni procedimento - si legge ancora - è istruito dagli uffici, che in esito a tale istruttoria predispongono uno schema di provvedimento a cui fa seguito, da parte del componente relatore, la presentazione della proposta al Collegio (art. 15 regolamento 1/2000). Tale proposta - viene spiegato - può, pertanto, essere deliberata, o meno, dal Collegio, il quale, dunque, può condividerne, o meno, il contenuto. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei votanti e, ai sensi dell'art. 153 del Codice Privacy, il voto del Presidente prevale in caso di parità". Conclude quindi il Garante: "Nel caso della sanzione irrogata a Report la predetta procedura è stata pienamente rispettata: dopo ampia discussione, il Collegio ha deliberato in linea con la proposta degli uffici".
In serata si fa sentire la giornalista Federica Corsini, moglie di Sangiuliano. L'audio della telefonata con l'ex ministro "divenuto di dominio pubblico è stato illecitamente acquisito da una persona oggi imputata, con me parte offesa. La Procura della Repubblica di Roma lo afferma chiaramente nelle sue conclusioni". Di qui, spiega Corsini , la decisione di diffidare "la Rai e la trasmissione Report — non dal dare la notizia, cosa che da giornalista non avrei mai chiesto, ma dal trasmettere l'audio". E invece "Report ha scelto di accettarlo e diffonderlo, pur conoscendone la provenienza illecita". Corsini conclude così: "Il Garante non aveva altra scelta se non quella di intervenire, alla luce di circostanze oggettive e documentate".
"Tutto si è svolto nella massima trasparenza", dice in un'intervista al sito del Corriere della Sera Agostino Ghiglia, componente del Garante Privacy. "Nel merito, mi sono recato in via della Scrofa, ma per incontrare il direttore del Secolo d'Italia, Italo Bocchino, in merito a una presentazione a Torino e a Roma dei nostri due nuovi libri. Lì - spiega - ho incrociato Arianna Meloni, ci siamo salutati e scambiati due convenevoli perché era molto impegnata".

