Il vertice nazionale di Forza Italia si ritrova a Torino per ragionare, raccogliere idee e dare impulso al "Piano Casa" e per ribadire con forza che non si accetteranno nuove tasse sul patrimonio immobiliare degli italiani. L'evento, intitolato "Semplificare per abitare, rigenerare per crescere", si tiene a Torino, con Antonio Tajani, Maurizio Gasparri, Paolo Barelli, Roberto Rosso a guidare le danze. Il partito fondato da Silvio Berlusconi ribadisce il valore della casa come bene primario da tutelare e valorizzare e punta su tre assi principali: semplificazione normativa, rigenerazione urbana e sostegno alla proprietà. Il partito di Piazza San Lorenzo in Lucina non nasconde di voler valutare misure specifiche come riduzione dell'Imu per chi affitta in locazione abitativa a lungo termine, incentivi per il recupero degli appartamenti sfitti, una revisione delle zone ad alta pertinenza turistica e sconti fiscali per giovani coppie o under 35 che intendano acquistare o affittare in modo stabile. Antonio Tajani ribadisce il semaforo rosso a nuove tasse. "Riteniamo che sia un errore imporle e non lo diciamo contro qualcuno, magari qualcuno ha una seconda casa per arrotondare lo stipendio. Quando diciamo lavoriamo sulla rigenerazione lo diciamo perché crediamo in alcuni principi, questo significa difendere la libertà, perché la proprietà privata è simbolo di libertà. Non possiamo rinunciare ai nostri valori, non siamo disposti a fare marcia indietro". Una linea rafforzata da Maurizio Gasparri: "La norma sui cosiddetti affitti brevi sarà certamente rivista per tutelare chi valorizza i propri immobili". E se per Roberto Rosso, Responsabile del Dipartimento casa, "la casa è il bene primario per eccellenza: è libertà, sicurezza e futuro. Difenderla significa proteggere la dignità e la stabilità delle famiglie italiane", Alessandro Cattaneo invoca la necessità che ogni intervento sia improntato a "una forte visione liberale".
Forza Italia, dunque, si schiera con fermezza dalla parte dei proprietari e della casa-bene, opponendosi ad ogni aumento della tassazione sulla prima unità abitativa ad uso turistico o affitto breve, e chiede che resti l'aliquota del 21% per chi gestisce un solo immobile. Al contempo la Lega torna a battere sul tasto del prelievo sugli istituti bancari che hanno registrato alti margini per finanziare misure sociali. Dopo l'affondo di Matteo Salvini (nella foto) arriva una nota ufficiale del partito che invoca la linea dura e prepara l terreno alla battaglia parlamentare. "Sorprendenti e irritanti dichiarazioni di alcuni banchieri a proposito di manovra finanziaria. A fronte di quasi 50 miliardi di utili, è doveroso che i grandi istituti aiutino il settore sanitario, le famiglie e le imprese. Le banche hanno il dovere morale di restituire al Paese una parte dei guadagni che sono frutto dell'efficace azione del governo e di commissioni e interessi dei cittadini-clienti. I gruppi della Lega sono determinati a proporre soluzioni per rendere ancora più significativo il contributo".

