Chi è Radnika Yadav, la tennista 25enne uccisa dal padre. "Mi manteneva e mi sentivo umiliato"

Scritto il 11/07/2025
da Roberta Damiata

Aveva 25 anni ed è stata uccisa dal padre a colpi d’arma da fuoco nella città di Gurugram, in India. Chi era la tennista

Un dramma familiare si è trasformato in un omicidio in India, dove la giovane tennista Radhika Yadav, 25 anni, è stata uccisa a colpi d’arma da fuoco dal padre nella città di Gurugram, nello stato di Haryana. A nulla è servito il trasporto d’urgenza in ospedale: la giovane atleta è deceduta a causa delle gravi ferite riportate.

La lite per un reel sui social

Secondo le prime ricostruzioni fornite dalla polizia locale, l’omicidio è avvenuto nella mattinata di giovedì 11 luglio, al culmine di una lite familiare scoppiata in seguito alla pubblicazione di un reel sui social media da parte della tennista. Il padre, Deepak Yadav, infuriato per il contenuto del video e per la crescente popolarità della figlia online, ha estratto un revolver regolarmente registrato e ha sparato tre colpi contro la ragazza. L’arma del delitto è stata recuperata all’interno dell’abitazione. A confermare l’accaduto è stato anche Sandeep Kumar, addetto alle pubbliche relazioni della polizia di Gurugram, che ha spiegato come le tensioni familiari fossero legate alla presenza della giovane sui social e alla sua crescente indipendenza economica.

Chi era Radhika Yadav

Nata il 23 marzo 2000, era una tennista di grande livello. Secondo i dati della Federazione Internazionale Tennis (ITF), occupava il 113° posto nella classifica mondiale di doppio e si trovava tra le prime 200 nel circuito ITF. In ambito nazionale, aveva raggiunto il quinto posto nella categoria doppio femminile dello stato di Haryana. Oltre all’attività sportiva, gestiva un’accademia di tennis e realizzava contenuti per i social media, dove era molto attiva e seguita. Proprio queste sue scelte professionali e la sua visibilità online sarebbero diventate motivo di scontro con il padre.

Le motivazioni del padre: "Deriso perché vivevo con i soldi di mia figlia"

Durante gli interrogatori, Deepak Yadav ha raccontato di essere stato oggetto di scherno da parte della comunità per il fatto di vivere economicamente a carico della figlia. Dichiarando di sentirsi umiliato, ha ammesso di soffrire di depressione. Secondo quanto riportato dall'Hindustan Times, il padre non approvava né l’attività social della figlia né la sua gestione dell’accademia di tennis, chiedendole ripetutamente di chiuderla. Il vice commissario di polizia Yashwant Yadav ha confermato che il rifiuto di Radhika di abbandonare il progetto è stato l’elemento scatenante del gesto estremo del padre.

Il dolore dell’ex allenatore

L’ex allenatore della giovane, Manoj Bhardwaj, ha ricordato Radhika come un’atleta disciplianata, determinata e di grande talento. “Era concentrata, disciplinata e immensamente talentuosa. Questa è una perdita enorme per lo sport”, ha dichiarato con dolore.

Il mondo dello sport

La vicenda ha scosso profondamente non solo la comunità sportiva indiana, ma anche l’opinione pubblica internazionale, sollevando interrogativi su temi come la pressione sociale, la violenza domestica e il peso culturale dell’onore familiare. Radhika Yadav non era solo una giovane atleta promettente, ma anche una donna indipendente, che stava costruendo il proprio futuro fuori dai modelli tradizionali. Un percorso che, purtroppo, ha pagato con la vita.