L'Opas di Bper su Banca Popolare di Sondrio ha centrato l'obiettivo: l'istituto modenese ha raccolto adesioni pari al 58,15% del capitale, a cui si aggiunge un ulteriore 0,34% già detenuto, portando la quota complessiva al 58,49%. È quanto emerge dai risultati provvisori comunicati dalla banca, che annuncia anche la riapertura dell'offerta per cinque sedute di Borsa, dal 21 al 25 luglio, per consentire ad altri azionisti di aderire.
Con il superamento della soglia del 50%, si apre la strada all'integrazione piena della Popolare di Sondrio all'interno del gruppo Bper. "Accogliamo con grande soddisfazione il superamento della soglia del 50% del capitale sociale", ha dichiarato l'amministratore delegato Gianni Franco Papa (in foto), sottolineando come si tratti di "un traguardo importante, per quanto ancora provvisorio, che consente di consolidare la nostra posizione tra i primi player bancari nazionali".
La fusione tra i due istituti darà vita a una realtà con "una base patrimoniale ancora più solida e una rete commerciale che conterà più di 2.000 filiali al servizio di circa 6 milioni di clienti", ha aggiunto Papa. "Continueremo a restare focalizzati sul credito a famiglie e imprese e a gestire con competenza e responsabilità gli oltre 400 miliardi di euro di asset dei clienti", ha aggiunto.
L'offerta, rilanciata lo scorso 3 luglio con l'aggiunta di un euro in contanti per azione, era già stata coronata dal successo alla vigilia della chiusura. Era stata, infatti, superata la soglia irrinunciabile del 35%, consentendo a Bper di esercitare un'influenza dominante sulla governance dell'istituto valtellinese. Ora il passo decisivo. "Il risultato ci permette di accelerare l'esecuzione del piano strategico e di porre le basi insieme alle persone di Banca Popolare di Sondrio per una nuova fase di sviluppo, con l'obiettivo di essere sempre più vicini ai territori e protagonisti del futuro del Paese", ha concluso Papa. "Siamo contenti che gli azionisti di Banca Popolare di Sondrio abbiano scelto di fare questo percorso insieme a noi", ha chiosato prefigurando la nuova sfida: un'integrazione rapida.