Compie 25 anni dopodomani, il 26 ottobre 2025, Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, l'1 settembre 2004 - o, per meglio dire, rapita, dato che a 4 anni non può essersi trattato di un allontanamento volontario. Come per diversi bambini scomparsi, con il passare del tempo, vengono realizzate delle age progression, che mostrano come questi piccoli potrebbero essere diventati negli anni. E si continua a parlare al presente, perché la famiglia di Denise la sta ancora cercando, e la sta cercando in vita, sperando che prima o poi si ricordi qualche dettaglio della sua prima infanzia.
La nuova age progression di Denise è stata diffusa oggi, sui canali social supervisionati dai suoi genitori Piera Maggio e Piero Pulizzi, in particolare sulla pagina Facebook denominata Missing Denise Pipitone Mp. A corredo dell’immagini viene scritto: “Questo age progression è stato realizzato da una professionista americana esperta del settore, che ha elaborato l'immagine di Denise con l'ausilio delle foto dei genitori, fondamentali per questo lavoro, e con le analisi tecniche corrette”. Piero Pulizzi specifica in un commento: “Ringraziamo la dott.ssa Paloma Joana Galzi, la specialista americana esperta in Forensic Imaging, per aver realizzato su nostra commissione il nuovo Age Progression di Denise 2025”.
Come detto, Denise Pipitone scomparve da Mazara del Vallo nel primo giorno del settembre 2004. Quella mattina si trovava a casa della nonna e aveva fatto un tragitto di pochissimi metri, per seguire il cuginetto che abitava nella casa accanto: deve essere stato in quel momento che qualcuno l’ha presa. E da allora le ipotesi su ciò che possa essere avvenuto si sono susseguite nel tempo. Tanto che tra il 2010 e il 2017 ci sono stati tre gradi di giudizio che hanno visto l’assoluzione dell'unica imputata per concorso in sequestro di minore, Jessica Pulizzi, figlia dello stesso padre di Denise e nata al primo matrimonio. L'assoluzione giunse per insufficienza di prove.
Tra le ipotesi vagliate dagli inquirenti probabilmente quella più verosimile è il passaggio di mani: chi avrebbe sequestrato Denise l'avrebbe consegnata a qualcuno. Lo scenario viene suggerito dal fatto che, poco più di un mese e mezzo dopo la scomparsa, una guardia giurata di Milano, Felice Grieco, aveva ripreso con il suo telefonino una bambina molto somigliante a Denise, che parlava italiano ed era troppo vestita per il meteo, e che si trovava all'interno di un gruppo familiare nomade, probabilmente di origine straniere.

