Nove piccole (giganti) italiane sul muro del Rettenbach. E alla fine ne restò solo una: Asia Zenere e il suo 17° tempo (+2"76) sono il risultato da cui ripartire verso Milano-Cortina. Il gigante di Soelden non era facile. Non lo è mai. Tanto più quest'anno, col tridente della valanga rosa spuntato alla sola Sofia Goggia.
Nessuna azzurra in top 15 alla partenza, solo una si qualifica per la seconda manche: perde lo sci Lara Della Mea, le giovani, compresa Giorgia Collomb oro nel team event ai Mondiali di Saalbach - lontanissime. Goggia, invece, inforca una porta, mettendo la sua "manita" dove non si deve, finendo in testacoda sul muro, ma senza conseguenze. La neve era "facile", il che per gli atleti, spesso, significa difficile: la nevicatina notturna aveva reso il manto, pur barrato, a rischio scalfiture. Molte vi si sono arenate. Non tutte: Lara Colturi, italiana d'Albania, è settima. Mikaela Shiffrin: dalle retrovie del pettorale 20 l'anno scorso dopo la botta di Kilington, si concentrò sullo slalom risale ai piedi del podio, incollata (3/10) a Lara Gut, terza a 1"11.
Se loro due lanciano la sfida overall, Julia Scheib, qui terza lo scorso anno (vinse Brignone) si prende il primo sigillo in carriera, davanti al pubblico di casa, dopo aver fatto il vuoto fin dalla prima manche, chiusa a 1"28 sul resto del mondo. Alla ripresa le si avvicina (58/100) solo Paula Moltzan. Ancora un'americana, con un team tutto grinta che piazza 6 atlete nelle 20. Soelden è forse il gigante più duro per le donne. Con Brignone e Bassino ai box, non era facile rompere questo ghiaccio.
Adesso ci sono due settimane per le slalomiste - in infermeria anche Marta Rossetti - e un mese, fra Cervinia e Copper mountain, per reagire. Forza azzurre. Oggi tocca agli uomini: sono 6 gli azzurri al via, sotto il new deal di Mauro Pini (dirette Tv Raisport ed Eurosport alle 10 e 13).