Questa volta non dovrebbero esplodere polemiche o flash mob contro la "privatizzazione" degli impianti pubblici. Il Comune accelera sul progetto di parternariato pubblico-privato per riqualificare la piscina Cozzi di viale Tunisia inaugurata addirittura il 3 maggio 1934 e in attesa di un profondo restauro (e ammodernamento) da anni, ma la gestione resterà in capo a Milanosport, e non cambieranno le regole sulle tariffe d'ingresso. La giunta ha ricevuto già a dicembre una proposta da Rimond (società di ingegneria integrata e costruzione specializzata in progetti complessi a livello internazionale) in collaborazione con il Politecnico di Milano e l'Istituto per il Credito sportivo e culturale. Un progetto che vale circa 38 milioni di euro. In questo caso, a differenza del Lido che aprirà a fine 2026 o delle trattative in corso per la Scarioni, ai privati non interessa avere in concessione anche l'impianto, la piscina continuerebbe ad essere gestita dalla società comunale ma ci sono circa 3mila quadri di spazi su vari livelli che sono attualmente inutilizzati ed è su quelli hanno puntato l'attenzione. Propongono di recuperarli insieme all'impianto e aprire un negozio di attrezzature sportive, spazi coworking, ristorante, servizi che possono essere considerati di "pubblica utilità" anche per il Comune. Un modello "del tutto nuovo che abbiamo dovuto esaminare con attenzione" conferma l'assessore allo Sport Martina Riva, che già nei mesi scorsi in Commissione aveva anticipato l'arrivo della proposta. Ora il piano prende quota. "Dopo una richiesta di integrazione dei documenti da parte degli uffici comunali - spiega - comincia l'iter istruttorio della proposta. L'obiettivo sarebbe arrivare ad approvare l'interesse pubblico in giunta entro dicembre". É una piscina "che aspetta da qualche decina di anni una manutenzione straordinaria e il restyling a costo zero per le casse del Comune ci permetterebbe anche di ampliare l'offerta dei servizi agli utenti. Gli spazi interni diversi dalla piscina, oggi non adeguatamente sfruttati, verrebbero invece riqualificati e gestiti dal proponente". A valle delle integrazioni, ieri il Comune ha pubblicato quindi l'Avviso pubblico di "avvenuta ricezione della proposta di partenariato per la riqualificazione dell'impianto di viale Tunisia 35". I soggetti terzi eventualmente interessati a presentare una proposta alternativa potranno depositare la proposta entro le ore 12 dell'11 agosto, con Documento di fattibilità delle alternative progettuali, piano economico, relazione riassuntiva dell'intervento. La proposta migliore (se ce ne saranno altre) e giudicata poi dalla giunta di interesse pubblico sarà messa a bando. I lavori dovrebbero durare circa due anni. Un modello che si può replicare per altre piscina in attesa di una bella opera di ammodernamento? "Non credo - frena Riva -, a parte la posizione della Cozzi", semicentrale tra corso Buenos Aires e piazza Repubblica, quindi più appetibile probabilmente, "le altre piscine non hanno spazi liberi così importanti da poter convertire e mettere a reddito". Ribadisce che un gioiello come la Cozzi "sarà interamente riqualificata rimanendo saldamente in mano pubblica ma a costo zero per il nostro bilancio".