“Attraverso i tatuaggi si è risaliti all'identità della ragazza. Quanto sono utili i social in questo caso. Ancora c'è mistero da chiarire: com'è morta Anastasia? In un primo momento si era parlato di un malore, eppure siamo di fronte a due omicidi ed era chiaro fin dall'inizio. Quello di Anastasia e Andromeda è un duplice femminicidio, donne che cadono vittime del patriarcato, dove l’uomo può tutto e la donna è un essere sottomesso”. Lo ha detto Tiziana Ciavardini, direttore responsabile del Canale 122, nel corso del programma Incidente Probatorio - Cronache d'estate, durante l'approfondimento sul caso di Villa Pamphili, dove nei giorni scorsi si è svolta la commemorazione ad un mese esatto dal ritrovamento dei due corpi senza vita della giovane cittadina russa Anastasia Trofimova e della figlia di 11 mesi Andromeda, avvenuto il 7 giugno scorso a Roma.
Del duplice delitto è accusato il compagno della donna, il cittadino americano Francis Kaufmann, noto anche come Rexal Ford, legato ad una famiglia facoltosa che si occupa di cinema e catene di abbigliamento. Kaufmann è stato arrestato in Grecia ed è in attesa dell'estradizione in Italia, che avverrà nei prossimi giorni, nonostante abbia chiesto di essere estradato negli Stati Uniti lamentando insoliti comportamenti “mafiosi” da parte delle autorità italiane. L'uomo è accusato dalla Procura di Roma di duplice omicidio e soppressione di cadavere. Kaufmann, recluso in un carcere greco, nei prossimi giorni verrà affidato ai poliziotti italiani e, scortato, arriverà in volo a Roma, da dove era scappato l’11 giugno scorso. La Corte d’appello di Larissa ha dato l’ok alla consegna in mano italiana. Anche se l’americano dovesse fare ricorso alla Suprema corte greca non essendo reclamato dagli USA o in caso di una rogatoria estradizionale statunitense, il mandato d’arresto europeo prevale. Dunque, il 46enne americano sarà consegnato alla giustizia italiana per difendersi dall'accusa di duplice omicidio della compagna e della figlia. Secondo la ricostruzione, Kaufmann avrebbe prima ucciso la compagna Anastasia e, solo in un secondo momento, si sarebbe liberato anche della piccola Andromeda, lasciando i due cadaveri proprio a villa Pamphili, dove le due vittime sono state ritrovate senza vita il 7 giugno scorso.
La direttrice Tiziana Ciavardini ha preso parte alla commemorazione: “Ho visto tante mamme, tanti passeggini, si sono vissuti momenti di commozione, soprattutto nel vedere il passeggino vuoto che doveva quello di Andromeda. È stato molto toccante quando tutti i bambini si sono avvicinati a questo luogo simbolico con un drappo rosso messo a terra, hanno donato fiori bianchi e sono state lette tante frasi. C'era anche un cestino in cui sono state messe tutte le frasi simboliche che ognuno lasciava, anch'io ho lasciato la mia insieme a dei fiori. Quello è stato un momento veramente molto commovente, vissuto nonostante il caldo, nonostante il vento, nonostante l'atmosfera. Molto commoventi sono state anche le parole della presidente Maria Grazia Passeri (Associazione Salvabebè – Salvamamme) e sono felice di aver fatto parte di questo pomeriggio perché era giusto essere lì. Devo dire che alla commemorazione è stato bello vedere tante mamme di diverse nazionalità insieme all'Associazione Salvabebè – Salvamamme. Non solo famiglie italiane, ma tante mamme e tanti bambini non italiani, proprio come erano Andromeda e Anastasia, vicine a questa mamma così giovane che ha perso la vita e ha perso sua figlia”.
Il caso di Anastasia e di Andromeda riporta all’attualità il tema dei femminicidi, non solo in Italia. Era possibile salvare quella donna e la sua bambina? Perché, una volta giunte in Italia, Anastasia non ha tentato di liberarsi dalla morsa, nonostante Kaufmann avesse portato lei e la figlia a vivere da clochard all'interno di Villa Pamphili? “Purtroppo in questi casi subentra un'altra cosa, la vergogna – ha sottolineato Tiziana Ciavardini perché bisogna immaginare questa ragazza che aveva detto a sua mamma lontana, che vive in un altro Paese, in Russia “io sto bene, ho trovato l'uomo della mia vita, lui bada a me, si preoccupa di me, vedi che io sto bene, abbiamo una bambina”. Come poteva, poi, a dire “guarda che tutto quello che ti ho detto fino adesso non è vero”? E questo succede anche per tante altre donne che vivono la stessa situazione, anche nella stessa Roma troviamo quelle donne che vivono una sorta di vergogna nei confronti degli altri familiari, dei parenti, della società stessa perché purtroppo c'è ancora l'idea di famiglia perfetta che tutti cerchiamo di raggiungere. Ci sono ancora donne che come obiettivo non hanno la carriera, non hanno il fatto di poter avere anche una autodeterminazione, ma che pensano che sposandosi e magari avendo il marito accanto hanno risolto la loro vita. Purtroppo questo non è così. La società ci insegna che non è così ed è la cultura che va cambiata, ma è molto difficile perché ritroviamo sempre quella base di patriarcato che è latente nella nostra società e che è difficile da sradicare, un patriarcato che poi si è tramutato in maschilismo che oggi vediamo in tutti i settori, ed è molto difficile la strada verso la parità di genere. C'è una cultura che non ci dà la possibilità di scavalcare quella linea”.
Kaufmann era stato segnalato perché, ubriaco, aveva in braccio la bambina di 11 mesi. E, soprattutto, Anastasia era stata vista al mercato a lavare la piccola Andromeda. Nonostante le segnalazioni, l'uomo era stato controllato, identificato e rilasciato. Il tutto, prima di compiere probabilmente quell'efferato duplice delitto. “Forse qualcosa in più in Italia si poteva e si doveva fare – ha aggiunto Tiziana Ciavardini – a parte chi li aveva visti nei giorni precedenti a villa Pamphili, ma chi aveva visto questa mamma lavare la figlia al mercato per chissà quanti giorni. È stato visto lui che si ubriacava e che aveva tutti questi problemi, qualcosa bisognava fare. Insomma, una piccola responsabilità noi ce l'abbiamo”.
La puntata sul duplice omicidio di Villa Pamphili è disponibile sulla piattaforma Cusanomediaplay.it