Siamo entrati nella seconda decade del mese di dicembre e di inverno, in questi giorni, nemmeno l'ombra: l'anticiclone di matrice sub-tropicale continuerà a dominare la scena sul Mediterraneo e sul nostro Paese regalandoci un week-end con tempo stabile e in gran parte soleggiato ma non per tutti. Massima attenzione, infatti, alle nebbie spesso dense e anche in pieno giorno al Nord.
Dove colpiranno le nebbie
Soprattutto nel periodo invernale, ormai lo sappiamo bene, l'alta pressione fa rima con la riduzione della visibilità in alcune zone d'Italia che non hanno un gran ricambio d'aria con gli inquinanti e l'umidità che si accumulano giorno dopo giorno nei bassi strati. Ecco spiegato perché, anche nei prossimi giorni, l'assenza di vento causerà nebbie fitte di notte e al mattino sulle regioni settentrionali ma non solamente. "Le zone più a rischio per riduzioni della visibilità saranno bassa Lombardia, Emilia Romagna, basso Veneto e zone interne del Centro", spiegano gli esperti de Ilmeteo.it. "Su tutte queste zone le temperature massime si manterranno più basse rispetto ad un trend generale rivolto ad un sopra media termico e anche la qualità dell'aria subirà un evidente deterioramento".
Due facce della stessa medaglia
Il nostro Paese, nel fine settimana di Santa Lucia, pur essendo totalmente "coperto" dall'anticiclone, vedrà cieli sereni e temperature superiori alle medie del periodo al Centro-Sud e nebbie sulle zone pianeggianti del Nord con un clima certamente più fresco se non freddo a causa delle fitte nebbie che colpiranno specialmente nella giornata di domenica 14 dicembre. Sulle grandi città del Centro-Sud, invece, il sole scalderà tanto: valori fino a 15-16°C a Firenze e Roma, punte di 20°C all'estremo Sud e sulle Isole Maggiori. Se è vero che queste aree d'Italia sono climaticamente le più miti, è anche vero che valori diurni del genere non sono certamente normali a metà dicembre.
Cosa accadrà in montagna
L'anticiclone africano, però, scalderà anche le località montane: sulle Alpi, per esempio, si potranno anche toccare 8-10°C in pieno giorno su alcune delle più note e frequentate località sciistiche come Courmayer, Bormio e Cortina d'Ampezzo. Si capisce bene il raggiungimento di tali valori visto che lo zero termico salirà fino ai tremila metri, un'altezza che si tocca normalmente in altre stagioni.
Dalla prossima settimana, però, sembra prendere corpo un cambiamento atmosferico a partire da martedì con la formazione di un vortice ciclonico sui nostri mari e il ritorno di piogge, acquazzoni e nevicate in montagna oltre a un calo delle temperature.